Mosaico del drago di Kaulon
Il mosaico del drago, attualmente al Museo Archeologico dell’antica Kaulon e per lungo tempo esposto al Museo Nazionale di Reggio Calabria, fu rinvenuto presso una delle abitazioni più lussuose dell’antica città, la cosiddetta Casa del Drago.
Si tratta di un mosaico policromo raffigurante un drago marino posto sulla soglia d’ingresso di una sala da pranzo di grandi dimensioni il cui pavimento interno, decorato da un mosaico incorniciato da un motivo ad onde marine, è tuttora in situ.
Il soggetto fu scelto per il suo valore apotropaico e raffigurato in posizione di attacco, a difesa dalle forze maligne che potevano turbare il gioioso clima del banchetto. Di recente è stata proposta l’identificazione con un ketos, che nelle fonti letterarie è descritto come un mostro marino con testa canina crestata, sguardo fiero e terribile, denti a sega, corpo serpentiforme crestato.
Il mosaico del drago risulta realizzato con piccole tessere in pietre calcaree colorate e in terracotta. La scansione dei particolari, ad eccezione di alcune parti contornate da una fila di tessere nere, è affidata all’uso sapiente dei colori, la cui gradazione è sfruttata anche per dare volume alla figura. L’uso di lamine di piombo a scandire particolari altrimenti poco distinguibili permette di datare il mosaico alla seconda metà del III secolo.
Il drago è stato fonte di ispirazione per il murale dell’artista Luigi Gallo realizzato nel 2012 su una parete del porto di Bahia Blanca in Argentina.